Molti ignorano che, anche se in misura diversa, siamo tutti “sensitivi“.
E’ risaputo che i sensi ordinari sono cinque : udito, olfatto, vista, tatto, gusto anche se nella realtà scientifica quelli “canoninci” sono ben nove comprendendo questi anche il dolore, la termopercezione, la proprioricezione e l’equilibrio.
Tuttavia spesso parliamo di ”percezioni extrasensoriali“, ovvero di quelle “percezioni” che non possono essere ascritte tra quelle ottenute dai normali sensi.
Ma se è vero che esistono queste “percezioni” sarà anche vero che esse “dettano” per così dire alcuni messaggi insiti nelle stesse.
Se nel caso di percezioni sensoriali ordinarie siamo in grado di elaborarle e quindi determinare qualità e quantità di queste percezioni assegnando ad ognuna un significato preciso.
Nel caso dell’olfatto, ad esempio, sappiamo distinguere se si tratta di un buon odore o un cattivo odore, l’intensità dell’odore stesso e risalire alla causa dello stesso.
Ad esempio un profumo di gelsomino è un odore avvertito gradevole, possiamo stabilire la fonte (gelsomino appunto) e anche l’intensità cosa che ci permette di stabilire anche la distanza dalla fonte e la quantità della fonte stessa.
Ma il mondo delle percezioni extrasensoriali, studiata dalla parapsicologia, è ancora un mondo inesplorato e, spesso, empirico, per cui occorre spesso fare riferimento a quello che già conosciamo tentando di sviluppare approcci nuovi .
Come si può intuire agevolmente a seconda della natura stessa di queste sensazioni “extrasensoriali” si può tentare una classificazione.
Ad esempio vanno sotto il nome di sensazioni precognitive, o Precognizione, quelle sensazioni atte a prevedere il futuro.
Mentre alla Chiaroveggenza si ascrivono quelle sensazioni che sono in grado di percepire attraverso “immagini visive” quello che non appare visibilmente.
Infine alla Telepatia si ascrive la capacità di comunicare con altri essere viventi attraverso il pensiero.
Se da un lato la comunità scientifica sembra smentire la possibilità che esistano tali facoltà o percezioni, la comunità parapsicologica sostiene, anche mediante numerosi test o esperimenti, la possibilità che questi fenomeni esistano.
E nell’ambito della comunità di parapsicologia non sono pochi quelli che sostengono che ogni individuo ha in se, latente, queste facoltà che possono non solo essere individuate ma anche sviluppate con opportuni esercizi in particolari condizioni.
In altre parole, secondo questa tesi, ognuno di noi sarebbe in grado di avere delle percezioni extrasensoriali che opportunamente, ed adeguatamente, stimolate ed esercitate possono giungere al completo controllo e alla completa padronanza delle stesse.
Un’esercizio ad esempio che sembrerebbe “scoprire” la sensitività in ognuno di noi è data dalla meditazione, secondo altri invece un alterato stato di coscienza metterebbe in risalto le proprie facoltà extrasensoriali.
Ma come fare per capire i sensitivi e in che misura?
Forse il test o esperimento più famoso è quello condotto con le carte Zener, un mazzo di carte costituito da 25 lame, uguali a 5 a 5, e che rappresentano un cerchio, un quadrato, una croce, un onda e una stella.
Nella pratica si mescola l’intero mazzo di carte e poi, tenendole a dorso coperto, si scoprono una ad una, cercando di “sentire” la carta che si va scoprendo.
Per sottoporsi a questo esperimento occorre che si sia concentrati, in un ambiente assolutamente silenzioso, possibilmente lievemente in ombra, con nessuna possibilità di distrazione.
Esistono varie forme di esperimento: una di queste è rappresentato dal dover determinare una sequenza intera di 10 carte disposte in una riga.
Per avere una certa valenza questo esperimento occorre che lo stesso sia ripetuto per almeno 5 sequenze e quindi per 50 carte.
Se desiderate sottoporvi a questo specifico test occorre davvero mettersi in gioco e che lo stesso potrà servirvi per sviluppare le vostre percezioni extrasensoriali.
Prima di sottoporsi all’esperimento si consiglia di scegliere un momento della giornata in cui sarete soli, in una stanza in cui non vi sarà possibilità di rumori, restando concentrati, senza bere o fumare, possibilmente non prima di 4 ore da un pasto, meglio ancora se osserverete almeno una decina di ore di digiuno.
Per concentrarvi usate un ambiente non eccessivamente illuminato e possibilmente eseguite l’esperimento nelle ore notturne.
Ripetete il nostro test per almeno 5 volte consecutive per alcuni giorni, con un minimo di 5 giorni: se al termine del ciclo il vostro punteggio e rilevanza vi sembrerà essere aumentato potrete utilizzare lo stesso test per allenarvi e quindi aumentare il vostro grado di percezione extrasensoriale che vi servirà anche nella cartomanzia.
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