Se l’incantesimo viene lanciato per un amico, ricordate di chiedergli il permesso.
Portate all’altare un incenso curativo, un olio curativo e una candela viola o blu. Davanti all’altare, con la mente calma e composta (e in una stanza silenziosa), accendete un bricchetto di carbonella, introducetelo nell’incensiere e cospargetevi sopra un po’ di incenso. Mentre si spande in nuvole dal profumo intenso, ordinate alla mente di concentrarsi sul proposito magico della guarigione.
Visualizzate chiaramente l’amico (o voi stessi). Dimenticate la malattia e immaginate una condizione di perfetta salute. Se il pensiero della malattia si insinua nella vostra mete, scacciatelo senza esitazione, altrimenti intralcerà la magia.
Aprite l’olio e, mentre focalizzate l’attenzione su voi stesso sull’altra persona, usatelo per inumidire due dita della mano destra. Tenendo la candela con la sinistra (o con la destra se siete mancini), ungetela scendendo dallo stoppino verso il centro, e quindi salendo dalla base verso il centro, fino a coprirla di un sottile strato lucido su tutta la lunghezza.
Con questo gesto le trasmetterete il vostro potere personale e quello racchiuso nell’olio. Sentite questi due poteri che diventano tutt’uno con la candela. Percepiteli mentre si fondono con la vostra immaginazione caricata magicamente. Visualizzate!
Ora stringete la candela, invocando le potenze o le divinità con cui siete più in sintonia e pregandole di guarire il malato.
Infilatela nel candeliere. Aggiungete altro incenso nell’incensiere. Accendete la candela con un fiammifero. Osservate la fiammella per qualche secondo, sempre aggrappandovi all’immagine della perfetta salute, quindi allontanatevi. Dimenticate completamente il rituale.
Lasciate ardere la candela finché volete. Se dovete uscire, spegnetela con le dita o con uno spegnitoio (soffiare sulla fiammella è considerato un affronto all’elemento Fuoco). Riaccendetela al vostro ritorno.
Questo rituale apparente mente semplice si può ripetere per diversi giorni di fila oppure eseguire una sola volta. Man mano che prenderete dimestichezza con la magia delle erbe, scoprirete il numero di ripetizioni necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo.
Se lo desiderate, potete rendere questo incantesimo assai più complesso, per esempio cucendo una veste del color corrispondete all’incantesimo (viola o blu per la guarigione, verde per i soldi…) e indossandola durante il rito.
Potete anche coinvolgere la magia dei pianeti, per esempio facendo l’incantesimo di domenica (il giorno ideale per le guarigioni). Oppure indossate una pietra come l’ambra, dalle leggendarie proprietà terapeutiche.
Prima dell’incantesimo potete anche far un bagno dopo aver immerso nella vasca un sacchettino di erbe curative.
Poiché gli incantesimi si avvalgono spesso della lingua parlata, nulla vieta di aggiungere invocazioni o preghiere a particolari divinità oppure canti o “parole del potere” per indirizzare le energie verso la candela.
Alcuni maghi ricorrono anche alla musica o alla danza oppure all’uso di bevande alcoliche (ve lo sconsiglio), strani arredi scenici ecc, con un numero infinito di possibili varianti.
Quale è il meccanismo alla base di questo rito elementare? Dal momento in cui scegliete l’incenso e l’olio a quello in cui accendete la candela, mettete in moto le energie. Concentrandovi sul proposito (in questo caso la guarigione) inviate energia, perché la concentrazione è energia.
Mentre ungete la candela, sempre visualizzando l’amico o voi stessi in condizioni di ottima salute, le trasmettete l’energia dell’olio ma anche la vostra, attingendo alla riserva di potere personale che alimenta la vita.
Il fumo dell’incenso crea l’atmosfera giusta, emanando ondate di vibrazioni curative che vengono assorbite dalla candela insieme alla concentrazione.
Anche le invocazioni o le preghiere contribuiranno ad allineare l’incantesimo con l’esigenza magica e ad aggiungere energia.
Mentre la candela brucia, il potere che avete concentrato al suo interno viene rilasciato lentamente attraverso l’azione della fiammella. La cera si trasforma da solido a liquido a gas, un processo già di per sé miracoloso. Allo stesso tempo, l’energia e il potere che avete riversato nella candela si sprigionano e si espandono.
Con un po’ di pratica, un incantesimo di questo tipo non richiede più di 10 o 15 minuti…
Questo incantesimo di base si può utilizzare per qualunque esigenza magica…
La magia non è istantanea, non si possono schioccare le dita o agitare il naso e pretendere che ogni cosa si sistemi da un giorno all’altro. Occorre sostenere il lavoro magico con lo sforzo fisico…
La magia è un’arte a trecentosessanta gradi. Se siete disposti a investire energie psichiche, dovete essere pronti a spendere anche quelle fisiche. Così facendo, i sogni si tramuteranno in realtà concrete.
Tratto da “Il libro magico degli incensi, oli & infusioni. Ricette, formule e talismani di magia pratica” di Scott Cunningham