Nel lavoro spirituale ci si deve naturalmente proporre come meta il Bene ma dato che anche il Male esiste è necessario saperlo e tenerne conto. Non basta invocare il Bene per ottenere che venga a dimorare nella vostra casa: finché non avrete fatto il necessario per far scomparire certi elementi impuri e nocivi, il Bene che chiamate vi girerà intorno ma non potrà entrare.
Ecco perché i veri maghi che hanno studiato entrambi gli aspetti della natura, il Bene e il Male, hanno compreso che, prima di consacrare o di santificare un oggetto o un essere, si deve anzitutto provvedere ad allontanare e a far scomparire tutti quegli strati opachi che vi si erano depositati in precedenza.
Per ottenere che il Bene venga a prendere dimora, si deve prima di tutto preparare il terreno. Ecco perché gli Iniziati hanno composto certe preghiere, certe formule destinate ad allontanare il Male. Tali rituali presuppongono la conoscenza del Bene, ma anche delle caratteristiche del Male e della sua potenza. Fintanto che esistono delle presenze ostili, il Bene rimane paralizzato. Lo Spirito Santo è onnipotente, ma solo quando l’uomo è puro. Il Bene va soltanto presso coloro che lo accettano.
Fate in modo di essere coscienti di fronte a tutti gli oggetti che passano per le vostre mani e di cui vi dovete servire. La prima cosa da farsi è chiedere il mondo invisibile di purificare, di esorcizzare quegli oggetti, nel caso certe persone, certi eventi vi avessero lasciato tracce disarmoniche, suscettibili ad agire sfavorevolmente su di voi. Cominciate quindi pregando il Cielo di inviarvi l’aiuto degli Spiriti luminisi per ripulire quegli oggetti da tutte le particelle e le influenze negative. Poi consacrateli a una virtù, a un’Entità celeste, chiedendo loro di voler abitare quel luogo, o impregnare quegli oggetti affinché possano influenzarvi favorevolmente. Se vi abituate a tali pratiche, vedrete quanto sarete aiutati, sostenuti e rafforzati.
Ecco l’essenziale, senza entrare nei dettagli dei gesti e delle formule.
Quante cose mangiano o bevono gli essere umani, quanti vestiti portano, quanti oggetti utilizzano carichi di impronte oscure… senza rendersene conto!
Abitate in una casa… per prima cosa pensate a benedirla, a consacrarla a Dio, affinché agisca favorevolmente sulla vostra famiglia, sulla salute dei vostri figli, sul loro intelletto, sulla loro anima e spirito. Non dico certo di trasformare una scopa, un aspirapolvere o una pentola in un oggetto magico, ma chissà se il modo in qui trattate gli oggetti non li influenzi in maniera nociva o benefica? Qualunque cosa si faccia, si deve imparare a farla cercando sempre di introdurre nella vita qualcosa di migliore.
Omraam Mikhael Aivanhov “Il libro della Magia divina”