FATTURE E MALOCCHIO – COME DISFARLI
LA FATTURA
Il sortilegio opera mediante la volontà dell’operatore il quale agisce sul piano astrale o sugli elementi fluidici che vi si trovano. Fatture e sortilegi si sono tramandati fino ad oggi attraverso i secoli conservando identiche caratteristiche materiali e procedimenti. La fattura può essere eseguita principalmente in due modi:
– Direttamente operando sulla persona per mezzo di filtri e pozioni.
– Indirettamente mediante il supporto di oggetti appartenenti alla vittima o di suo materiale organico (capelli unghie…)
IL MALOCCHIO
Esistono persone che hanno il potere di influenzare uomini e animali semplicemente con il pensiero. Alcune rendendosi conto della propria facoltà la usano a fin di male operando il cosiddetto malocchio. Fattura e malocchio sono però due cose completamente diverse. Mentre la fattura richiede un cerimoniale e dei mezzi il malocchi non ha bisogno di alcun supporto. Esso può operare anche a distanza e gli effetti possono essere più gravi d quelli prodotti dalle fatture. Il malocchio si può gettare con le parole o con il pensiero. La persona colpita è spesso soggetta a cefalee caduta dei capelli anemia o semplicemente malinconia persistente. Per preservarsi dal malocchio occorre munirsi di un amuleto.
COME SCOPRIRE SE UNA PERSONA HA SUBITO IL MALOCCHIO
Si prende una scodella piena di acqua e dopo aver fatto 3 segni di croce con l’ampolla dell’olio se ne lasciano cadere 7 gocce. Se l’olio si disperde non c’è maleficio. Se al contrario resta in superficie e si aggrega la persona è stata colpita. In questo caso bisogna ungere fronte collo nuca petto e polsi dell’affatturato con il medio destro pronunciando alcune parole magiche. L’olio a questo punto dovrebbe disperdersi. L’acqua deve essere immediatamente buttata via.
LA DIFESA PSICHICA
Quando non sono sufficienti gli amuleti per immunizzarci dagli attacchi psichici occorre ove possibile restare vigili. Un atteggiamento psichico di difesa funziona più di tanti amuleti. Quando abbiamo la certezza di un tentativo di fattura p necessario reagire rapidamente facendo ritornare indietro il processo che ha originato il maleficio. La prima barriera da rinforzare è quella psichica sappiamo in effetti che i momenti di depressione sono i più favorevoli agli attacchi altrui. Evitiamo seguendo anche un regime alimentare ragionato di soccombere agli abbattimenti. Nello stesso tempo approfittiamo per isolarci; chiusi nel nostro mondo interiore insensibili agli stimoli esterni saremo particolarmente protetti. Questi preziosi momenti di riposo permetteranno di costruire il nostro patrimonio di energie psichiche grazie al quale potremo fronteggiare l’avversario. Un segreto fondamentale è quello di non asciarsi mai prendere dalla collera. Non disperdendo energie psichiche si potrà tentare di influenzare l’avversario al fine di annullare il processo malefico.
GLI AMULETI
La parola “amuleto” probabilmente deriva dal latino “amoliri” che significa “allontanare tenere lontano il male”. Gli amuleti si differenziano dai talismani poiché mentre questi ultimi richiedono l’azione del mago e sono personali gli amuleti non richiedono alcun intervento magico e possono essere usati da chiunque; essendo dotati per loro intrinseca natura di potere profilattico.
Vediamo in ordine alfabetico gli amuleti di uso più comune:
AGLIO – guarisce le malattie causate da fattura e il suo odore allontana le streghe.
CHIODO – essendo tale materiale usato per fare le fatture applicando il principio “similia similibus” lo stesso opera da controfattura. Preferibilmente dovrà essere un chiodo usato e torto.
CORALLO – deve essere portato al collo. Presumibilmente il suo potere deriva dal fatto che è di colore rosso.
CORNA – il fare le corna allontana le streghe e le fatture. E’ il sostituto usuale dei chiodi.
CORNO – deve essere preferibilmente di caprone o di vitello. In comercio se ne trovano di corallo rosso (si uniscono in tal caso i due poteri amuletici) o di plastica. Dovrà essere stato regalato altrimenti perde il suo potere. Il corno ha un doppio significato amuletico: è infatti un oggetto a punta e rappresenta anche un simbolo fallico.
CUORE – organo proposto alla vita ed è la parte più sensibile dell’uomo sia nel bene che nel male.
DENTI – hanno una rassomiglianza con il chiodo.
DIAMANTE – favorisce le unioni matrimoniali. Se portato al dito mantiene l’affetto inalterato.
FERRO DI CAVALLO – rimedio principe contro il malocchio e la iettatura.
GATTO – animale magico compagno delle streghe in special modo il gatto nero. Allontana fattura e malocchio.
INCENSO – è da sempre considerato il principe delle sostanze purificatrici.
LAURO – è particolarmente efficace per preservare dalle malattie.
LIEVITO – è simbolo di fecondità. Viene usato per fare il pane e quindi è simbolo di abbondanza.
MANDRAGORA – pianta usata in tutte le pozioni amorose.
OCCHIO – simbolo principe contro il malocchio.
OLIVO – è buona cos tenerne sempre qualche ramoscello in casa preserva dalle malattie e dalle disgrazie.
ORO – metallo talismanico per eccellenza simbolicamente legato al Sole simbolo di fertilità d abbondanza.
PIETRE PREZIOSE – tutte data la loro rarità rappresentano amuleti infallibili sia usate allo stato naturale che incise con particolari motti o disegni.
ROSSO – ha valore talismanico molto potente. Per allontanare il malocchio dal bestiame basterà legare attorno al capo di questi un fiocco rosso.
SERPENTE – simbolo del diavolo. Il valore negativo ci è stato tramandato dalla Bibbia la spoglia delle serpi è usata per aiutare le partorienti a non sentire dolore.
I TALISMANI PLANETARI
Assia potenti destinati ad attirare l’influsso benefico dei pianeti. Essi devono essere fatti con i seguenti materiali:
SOLE – diamante o topazio montati in oro.
LUNA – perla cristallo di roccia o quarzo montati in argento.
MERCURIO – opale o agata montati in mercurio fissato.
VENERE – smeraldo o turchese montati in rame.
MARTE – rubino o qualsiasi pietra rossa montati in ferro.
GIOVE – zaffiro o ametista montati in stagno.
SATURNO – onice o zaffiro montati in piombo.
Questi anelli devono essere indossati costantemente poiché l’interruzione anche se di poche ore pregiudica
l’effetto positivo della pietra e del metallo.
I PANTACOLI
Oltre agli amuleti e ai talismani è possibile proteggersi per mezzo dei pantacoli. La parola “pantacolo” deriva da greco “panta klea” e significa “azione gloriosa”. Ma la parola contiene in sé anche il termine “pan” che significa “tutto”. Il pantacolo è dunque una raffigurazione il picco del tutto dell’universo. Il pantacolo dovrebbe essere costruito preferibilmente di metallo ed in particolare del metallo attinente al Pianeta dominante di cui si desidera la protezione. Ma per ragioni di praticità può essere usato anche il legno o meglio ancora un foglio di pergamena disegnato e consacrato.
ALCUNE PIANTE MAGICHE
CALENDULA – va raccolta in agosto sotto il segno del leone. Avvolta in foglie di alloro o biancospino insieme a un dente di lupo dà a chi la porta il potere di vedere in sogno il ladro che l’ha derubato e il luogo in cui è nascosta la refurtiva. Inoltre sarà sempre benvoluto da tutti e non si sentirà rivolgere che parole di pace.
CARDO – bagnano il cardo con il succo di mandragora e dandolo da bere a qualsiasi animale di sesso femminile la bestia resterà subito gravida e darà vita ad un figlio della sua stessa razza.
MENTA PULEGGIO – ha il potere di far morire apparentemente gli animali ma anche quello di farli rinvenire.
ORTICA – chi reca in mano l’ortica e il millefogio è libero da ogni paura.
ROSA – per impedire ad un albero di dare frutto appendente ad un ramo i semi della rosa misti a quelli della senape insieme ad un piede di donnola. La rosa posta nella rete da pesca attirerà i pesci.
SEDANO SELVATICO – mescolato a succo di cipresso e posto in un vaso fa apparire lo stesso vaso pieno di lombrichi. Chiunque lo porti con sé apparirà nobile e di bellissimo aspetto e sconfiggerà i sui avversari.
VERBENA – mescolata ai semi di peonia rianima le persone svenute.
VISCHIO DI QUERCIA – mescolato alla centinodia fa aprire tutte le serrature.
IL LIBRO DELLE FATTURE – COME FARLE E COME DISFARLE
di FJONA G. CALVERT