Lo scheletro e le ossa rappresentano la nostra struttura. Quando avvertiamo dolori alle ossa significa che soffriamo nelle nostre strutture interiori, nelle convinzioni della nostra vita. La maggior parte di queste strutture sono inconsce, rappresentano i nostri archetipi più profondi, ciò su cui ci appoggiamo inconsapevolmente e costantemente nella vita quotidiana. Gli attacchi globali alla struttura ossea sono rari e hanno la tendenza a localizzarsi in un punto del corpo (gamba, braccio, testa…) Ogni volta il significato del messaggio sarà in relazione con il punto preciso, ma dovrà essere preso in considerazione il fatto che il problema è profondo, strutturale.
Quando avvertiamo tensioni o dolori alle gambe significa che abbiamo tensioni relazionali con il mondo o con qualcuno. Proviamo difficoltà ad avanzare o ad arretrare nello spazio relazione del momento.
I dolori, le ferite, le tensioni che si manifestano nelle braccia sono il segnale che viviamo tensioni nella nostra volontà d’azione sul mondo esterno o su quello interiore. Ci parlano della nostra difficoltà ad agire su qualcosa o qualcuno, a fare o a scegliere qualcosa. Le malattie alle braccia possono anche significare che abbiamo difficoltà, dopo aver effettuato una scelta, a tradurre nel reale idee, progetti o concetti che ci stanno a cuore. A seconda del punto specifico sul braccio (spalla, avambraccio, polso…) ove si manifesterà la tensione disporremo di un’informazione più precisa su cosa ci impedisce di agire.
Tensioni, dolori o blocchi della nuca esprimono la nostra difficoltà a trasportare nel reale voglie, idee, concetti, volontà… Siamo nello stadio in cui le cose non possono passare nel reale perché pensiamo di non esserne capaci. L’incapacità è relativa al nostro operato.
I problemi del sistema digestivo ci parlano della nostra difficoltà ad inghiottire, digerire e assimilare ciò che avviene nella nostra vita. A seconda dell’organo digestivo in questione avremo una precisazione sulla tensione avvertita o la difficoltà a digerire l’esperienza.
Il sistema respiratorio appartiene al principio del Metallo, del quale una delle principali funzioni è la protezione nei confronti del mondo esterno. Tale protezione si esplica in due modi, attraverso il filtraggio delle polveri e gli scambi gassosi e attraverso la capacità di rispondere, di reagire alle “aggressioni” ambientali. Un’altra delle sue funzioni essenziali è quella della cicatrizzazione, della chiusura delle ferite. I disturbi del sistema respiratorio ci parlano della nostra difficoltà a proteggerci dal mondo esterno, nel trovare reazioni adatte nei confronti delle eventuali aggressioni, reali o immaginarie, di quest’ultimo. Possono anche significare che non riusciamo o non vogliamo che vecchie ferite della nostra vita si rimarginino.
I disturbi della pelle sono il segno delle nostre difficoltà passate rispetto al mondo esterno. Eczema, psoriasi, micosi, vitiligini, eruzioni cutanee sono manifestazioni della nostra reazione alle aggressioni, reali o meno, che percepiamo come provenienti dall’esterno. Esse ci permettono di “giustificare” la difficoltà di contatto con questo mondo e aiutano al contempo a scaricare la tensione avvertita.
Le malattie del sistema urinario significano che viviamo delle tensioni in merito alle nostre convinzioni profonde, quelle sulle quali edifichiamo la nostra vita e che rappresentano le nostre “fondamenta”. Indicano che abbiamo paure e resistenze di fronte agli eventuali cambiamenti della nostra vita, che abbiamo paura di essere destabilizzati da obblighi che ci costringono a cambiare. Ci parlano inoltre delle nostre paure profonde, come la paura della morte, della malattia grave o della violenza.
I problemi circolatori segnalano che abbiamo difficoltà a lasciare che la vita circoli liberamente dentro di noi e che la nostra gioia di vivere fatichi ad esprimersi, se non addirittura ad esistere in noi.
I problemi cerebrali sono il segno della nostra difficoltà a controllare, mediante il pensiero, le situazioni della nostra vita. La coscienza “conscia” domina e vuole risolvere o comprendere tutto, ma non ci riesce. Il nostro rapporto con la vita si basa sulla ragione, sulla logica razionale. I disturbi o le patologie cerebrali esprimono questa volontà di sistemare tutto con il pensiero, rigido e privo di emozioni. Non si fa del sentimento. Gli squilibri cerebrali ci parlano anche delle nostre difficoltà a fare spazio al piacere e ad una gioia genuina nella nostra vita.
Le malattie del midollo spinale ci mostrano la nostra difficoltà a tradurre le nostre idee in realtà. Esprimono la nostra difficoltà ad agire e a reagire. Ci parlano del nostro rifiuto a lasciare che la vita e la gioia di vivere si manifestino nei nostri atti e nelle nostre relazioni. Paralisi, meningiti cerebrospinali, mieliti ci impediscono di agire, di fare e, di conseguenza, di sbagliare.
Le malattie dei nervi rivelano la nostra difficoltà a far passare pensieri, desideri o voglie nel contesto reale. La localizzazione del nervo interessato ci informa con precisione sul motivo dell’incapacità.
Le malattie del sistema riproduttivo ci parlano della nostra difficoltà a vivere o ad accettare questa “pace dei contrari” all’interno di noi. Indicano una tensione rispetto all’altro, si tratti del coniuge, di nostro figlio o delle loro rappresentazioni dentro di noi o all’esterno. E’ il caso particolare dei problemi all’utero, che rappresenta la coppia, il nido e che indica spesso tensioni relative al coniuge o al posto occupato da ciascuno all’interno della casa. Esprimono inoltre la nostra paura, il nostro timore di partorire, si tratti di un parto reale (il bambino) o simbolico (idee) per mancanza di fiducia, per senso di colpa o angoscia.
Tratto da “DIMMI DOVE TI FA MALE E TI DIRO’ PERCHE’. I richiami del corpo sono i messaggi dell’anima” di Michel Odoul